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Quanto più profondamente penetriamo nel mondo submicroscopico,
tanto più ci rendiamo conto che il fisico moderno, parimenti al mistico orientale,
è giunto a considerare il mondo come un insieme di componenti inseparabili,
interagenti e in moto continuo, e che l’uomo è parte integrante di questo sistema.

Fritjof Capra, Il Tao della Fisica

La Teoria Generale dei Sistemi (o Teoria Sistemica) fu formulata da Ludwig von Bertalanffy (biologo austriaco che faceva parte della scuola di Palo Alto e in seguito del Circolo di Vienna), e poi espansa in diverse direzioni (cibernetica, psicologia, sociologia, meccanica, ecc.)

Per “sistema” (dal greco systéma, da syn-ìstemi, stare insieme) si intende un’unità intera e unica composta da parti in relazione tra loro e tendenti all’equilibrio, tale che l’intero risulti diverso dalla semplice somma delle parti e qualsiasi cambiamento di una di queste parti influenzi la globalità del sistema. Ogni elemento di un sistema è in relazione con gli altri elementi, e ha una ragione d’essere per la specifica funzione che svolge. Comportamenti, ruoli e funzioni diverse concorrono a generare la Proprietà Emergente del sistema, che è una caratteristica superiore alla somma delle funzioni.

Gli attributi fondamentali di un sistema sono:

  • comunicazione ed elaborazione dell’informazione,
  • adattamento al cambiamento delle circostanze (auto-regolazione),
  • auto-organizzazione,
  • automantenimento.

Norbert Wiener definisce “cibernetica” (dal greco kyilbernetes, “timoniere, pilota”) il processo di retroazione autocorrettiva (self corrective feedback) attraverso cui l’informazione riguardante i risultati delle attività passate è riportata nel sistema, andando così ad influenzare il futuro, e permettendo quindi al sistema di auto-regolarsi, adattarsi e modificarsi.

Gregory Bateson, applicando la teoria dei sistemi alla famiglia e alle strutture sociali, distingue tra retroazione negativa (l’informazione riporta il sistema al suo stato iniziale) e positiva (l’informazione aumenta la deviazione del sistema dal suo stato iniziale). Bateson, assieme a Paul Watzlawick e altri esponenti della scuola di Palo Alto, ha applicato la teoria sistemica alle scienza sociali, approfondendo in particolar modo la comunicazione.

In psicologia l’Approccio Sistemico si occupa di esplorare quella dimensione della coscienza in cui ogni fenomeno è parte di un sistema a cui è interconnesso e da cui dipende. Come esseri umani non siamo isolati in una identità psico-fisica, ma siamo parte di una serie di ulteriori sistemi via via più ampi e complessi, quali la famiglia, la nazione, il continente, il pianeta, la storia, lo spazio e il tempo in cui si muove la nostra vita. Non a caso si utilizza il termine di ecosistema per indicare l’intima connessione tra l’ambiente e l’insieme degli esseri viventi che lo abitano con reciproche influenze. All’interno del corpo umano si trovano poi vari organi, apparati e sistemi (il sistema nervoso, endocrino, circolatorio, respiratorio, immunitario, ecc.) che svolgono specifiche funzioni e concorrono al mantenimento della vita.

L’Albero Genealogico, inteso come Sistema Familiare, è composto da diversi elementi, è un sistema aperto e in espansione, e cerca continuamente l’equilibrio e l’auto-regolazione cibernetica. Le informazioni che circolano quindi nel sistema (o nell’Inconscio Familiare, o Anima Familiare) risentono di tutte le esperienze più o meno drammatiche vissute dai membri della nostra famiglia di origine: il problema di un singolo elemento si riflette sull’intero sistema.

Se un fratello o un fidanzato è morto o è stato dichiarato disperso in guerra, se un bimbo è morto in giovane età o una donna muore di parto, un altro membro della famiglia della stessa generazione o di quelle successive tenderà a sostituire inconsapevolmente chi è stato escluso, ne imiterà il destino manifestando le sue emozioni ed i suoi sintomi, o cercherà di seguirlo nella morte.

Un caso molto delicato è quello dell’aborto: volontario o spontaneo che sia, la memoria biologica del sistema lo percepisce come una morte, un vuoto da riempire. E inoltre una madre che perde un figliio, inconsapevolmente lo segue nel suo destino e resta con lui per sempre, creando un altro vuoto nel sistema.

Ancora, se qualcuno nel passato non si è preso la responsabilità di una colpa grave, un bambino tenterà in seguito di espiare questa colpa, pagandone il prezzo con la sua salute, con la sua felicità, con il suo successo nella vita.

Ciò avviene perchè il sistema tende a ricreare il suo equilibrio.

Attraverso le Costellazioni Familiari si arriva a mostrare il cosiddetto “irretimento“: vengono portate alla luce la struttura del sistema e le dinamiche nascoste che ci mantengono legati alla nostra famiglia, che ci fanno appartenere a quel gruppo, che ci spingono ad attuare dei comportamenti che condizionano sia la nostra vita che i nostri sentimenti, senza che questi ci appartengano personalmente.

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